Il Presidente Mirko Sguario e il Coordinatore Vittorio Baroni hanno avuto il privilegio di incontrare Giancarlo Pedote, uno dei più autorevoli velisti italiani sulla scena internazionale.

Un momento ricco di emozione e significato, che ha offerto l’occasione per spiegare L’Ammiraglia Venezia Pola Lussino, progetto nato per rendere omaggio all’Ammiraglio Agostino “Tino” Straulino, figura iconica della marineria italiana del Novecento.

Un gesto che assume un valore profondo, non solo commemorativo. L’Ammiraglia diventa, in questo contesto, il filo conduttore tra due vite guidate dalla stessa vocazione: l’amore per il mare.

Straulino e Pedote avevano scoperto il mare fin da piccoli, trasformando quella passione in una straordinaria avventura esistenziale fatta di sfide estreme, dedizione e continua ricerca.

Tra le imprese più significative nella biografia di Giancarlo Pedote spicca senza dubbio la partecipazione al leggendario Vendée Globe, il giro del mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza, considerata una delle regate più dure al mondo. Il 28 gennaio 2021, Pedote ha completato questa sfida estrema tagliando il traguardo dopo 80 giorni di navigazione ininterrotta, conquistando un prestigioso 8° posto. Dopo il debutto, ha affrontato nuovamente il Vendée Globe, terminando la sua seconda impresa il 4 febbraio 2025 al 22° posto in poco più di 85 giorni. Questi risultati testimoniano non solo le sue eccezionali competenze tecniche, ma anche la profonda connessione spirituale che lo lega al mare.

Come Straulino, anche Pedote incarna una visione elevata e nobile della vela: non solo uno sport, ma un’arte che richiede disciplina, rispetto per la natura e consapevolezza di sé. L’Ammiraglia rappresenta proprio questo spirito, una manifestazione velica che unisce memoria e sport, cultura nautica e passione condivisa, dove il mare resta protagonista da vivere intensamente e rispettare profondamente.